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Hop Gar

洪家

Il sistema risale al XV secolo ad opera di un Lama Buddhista chiamata A Da Tuo 阿達陀.
Inizialmente il nome originario dello stile era Si-Ji Hau (狮子吼), ovvero il Ruggito del Leone, si chiamava così in quanto era legato alla concezione buddista sulla nascita del Buddha, il quale quando nacque teneva una mano alzata verso il cielo ed una appoggiata sul cuore, ricordando così le fauci di un leone, mentre emetteva il caratteristico suono OM rievocandone appunto il ruggito.
Hop Gar, noto anche come il Kung Fu dei Lama tibetani, trova le sue origini nello stile della Gru bianca di Shaolin (Pak Hok Pai 白鶴派), ma evolvendosi in maniera totalmente differente, pur mantenendo alcune analogie. Si diffuse soprattutto durante la dinastia Ching (1644-1911), come sistema ufficiale delle guardie dell'impero Manciù.
La leggenda narra che A Da Tuo, entrò in un monastero dello tibetano all'età di 8 anni, in quanto rimase orfano di genitori, che vide barbaramente uccisi da alcuni briganti che volevano derubare nella casa della sua famiglia. Questa esperienza lo segnò profondamente per tutta la vita rivivendo e ripercorrendo quelle immagini di inaudita violenza che nessun bambino dovrebbe vedere. Tutto ciò fu anche aggravato dal fatto che i suoi zii erano troppo poveri per provvedere ai fabbisogni necessari per un altro figlio, visto che ne avevano già tre della medesima età. Decisero quindi di farlo adottare dai monaci della contea di Yushu (玉树), nella provincia di Qinghai (青海省), dove imparò i primi rudimenti dell'arte marziale tibetana. La leggenda narra che intorno al 1450, Adata, diventato Lama all'età di 15 anni, era il più forte e il più dotato nell' apprendimento del Kung-Fu Lama, che originariamente non prevedeva forme, ma lo studio esclusivo del cosiddetto Chin Na (擒拿) e dell'equitazione. Il giovane novizio non solo dimostrò una grande predisposizione, ma misurandosi con alcuni allievi che a volte superavano il doppio della sua età, sapeva vincerli senza alcuna difficoltà. All' età di 32 anni, sentì il bisogno di espandere la sua conoscenza in ambito marziale. Chiese in tutto rispetto e umiltà di poter uscire dal monastero per cercare nuovi metodi di lotta che incrementassero la Maestria del Kung-Fu Tibetano. Per ben 50 anni viaggiò di monastero in monastero per tutta la Cina, approdando in Mongolia e in India, acquisendo le tecniche di lotta mongole (Tong Hoi Gong) e quelle indiane (presumibilmente Kalaripajiait). Una leggenda vuole che il fondatore dello stile, mentre era intento nella sua quotidiana pratica meditativa improvvisamente venne interrotto da un forti grida di animali. Dirigendosi dove le grida provenivano scorse una grossa Scimmia di montagna intenta ad attaccare una splendida Gru Bianca. Forti colpi di braccia della scimmia andavano a vuoto grazie ai potenti movimenti evasivi della Gru, la quale poi si gettava con determinazione sferrando precisi colpi agli occhi della scimmia con il suo potente becco. Il monaco impressionato dal combattimento tra i due animali decise di prendere ispirazione sia dai potenti colpi di braccia e gioco di gambe della scimmia sia dalla grande capacità evasiva unita alla forte determinazione della gru.
Si narra che tornò nel suo monastero nel 1424. Ma al suo arrivo nessuno lo riconobbe, tanto più che tutti lo credevano morto. Dopo tale premessa, quindi, venne sfidato dal più capace combattente Lama del monastero, Lama Duk-Tong, che credeva di smascherare l'impostore.La posta in gioco era di credergli soltanto se Duk-Tong fosse stato battuto. Così corse più velocemente che poteva per afferrare gli arti superiori, ma senza che nessuno lo vedesse, Ada-Ta, lo scaraventò con un colpo potentissimo all'indietro, frantumandogli le ossa del costato e bloccandogli tutte le funzioni basilari del corpo. Nessuno riusciva a credere a quello che aveva visto, ma la vittoria era senza dubbio di quell'anziano signore che decretò la verità sulla sua identità. Lama Duk-Tong, si scusò profondamente e gli chiese di insegnargli i metodi che aveva appreso, ma egli rispose che non, era ancora pronto per impartire lezioni e che aveva bisogno di altri due anni per meditare la creazione di uno stile che rendesse i Tibetani più forti nel corpo e nello spirito. Così passò tale tempo nel tempio meditando e scrivendo concetti sul nuovo stile. Si racconta che A Da Tuo per il suo allenamento era solito recarsi regolarmente ad affrontare le tigri bianche dell'Himalaya senza alcuna arma o protezione. Ispirato dalle Tigri bianche dell'Himalaya, dalla Gru e dalla Scimmia codificò lo stile.

Durante il 1800, la "boxe del Lama" si diffuse in tutta la Cina meridionale per l'estrema praticità nel combattimento. Nel 1860 SING-LUM-JONG-LAW ,divenne il praticante più famoso. Nella metà della Dinastia Ching, Elder Sing Lung (altrimenti detto Li Hu Tzu), divenne uno dei depositari della Scuola di lotta Lamaista e Monaco Tibetano. Si trasferì a sud di Canton. Lì sconfigge Cheung Po Tsai (張保仔), un pirata delle Perle di Fiume, con le sue eccellenti capacità di artista marziale. Ma, nonostante la sua fama cresceva sempre di più, la palestra di Sing Lung fu costretta chiudere per le leggi Ching che vietavano la pratica delle arti marziali, perciò, decise il suo ritiro dalla società e visse in solitudine nel Monastero di Ching Yun, nelle montagne di Dinghu nello Shaoching. In questo periodo perfezionerà l'arte marziale Lamaista con i monaci del monastero e vi passerà con piacere gli ultimi anni della sua vita. A tarda età egli conobbe il Monaco Wong Yim Lum che diventò suo discepolo e gli tramandò tutto il suo sapere inclusa l'arte della medicina . In seguito, Wong Yim Lum scese dalle montagne e cominciò la vita da Laico diventando il primo discendente laico Han, discepolo di Sing Lung Jong Law. Sempre nella provincia di Canton, creò la "Kung Fu Lama Wong Yim Lum" che lascerà al suo unico figlio Wong Ping, chiamato anche "l' Uomo dal calcio di Bronzo". Insegnerà lo stile andando sotto le montagne nell'area delle provincia di Shen-Si e lavoreranno insieme per reinstaurare il potere dei Ming, anche attraverso sanguinosi scontri. Ad un'età ormai tarda, Wong Yim Lum, spinto dal desiderio di tornare nel suo luogo d'origine, si stabilì a Canton, dove aprirà una scuola insegnando Kung Fu e contemporaneamente curerà pazienti attraverso la medicina tradizionale nel Guangzhou. Poiché Wong eccelleva in maniera impeccabile nel Kung Fu, la sua reputazione si diffuse talmente lontano fino a quando divenne una delle "10 tigri di Canton" . A quel tempo, furono 5 i discepoli a cui lasciò l'eredità del Kung Fu Lama oltre a suo figlio: Wong Hon Wing, Poon Ho, Yin Foon, Yi Lu Ching (di questi il più abile e promettente fu Wong Hon Wing). Col passare del tempo La scuola di Wong Yim Lum divenne sempre più importante. Dopo di Wong Hon Wing vennero, Li Ying Chuen, Tzai Yi Kung. Dopo di loro Chan Kuen Ng, Kung Yi Ki, etc.., che diventarono ben noti ovunque. Il M° Chan Kuen Ng divenne uno dei più famosi combattenti di Hong Kong e Canton. Nel 1957 un Monaco Buddhista Lamaista, Lama Jun Chyiun, unì le caratteristiche delle varie scuole Lama di kung Fu Tibetano e ne cominciò la divulgazione dando vita anche a stili come il Lama Pai ed il Pak Hok Pai.